GliincontridiLavPrev10feb2015

Incontro con Raffaele Latocca

19 febbraio 2015

INCONTRO CON RAFFAELE LATOCCA

Proseguono gli incontri promossi dall’Associazione Lavoro e Prevenzione, rivolti a conoscere e a provocare uomini, donne, personalità impegnate con passione nei propri ambiti lavorativi e quindi portatori per noi di grande interesse.
Ecco un breve resoconto dell’incontro realizzato in data 10 febbraio 2015 a Muggiò, durante il quale, come di consuetudine, dopo la comunicazione di Latocca è nato un dialogo con i partecipanti, partendo dalle esperienze più significative esposte.

Raffaele Latocca, cinquantotto anni, medico del lavoro ed igienista, percorre varie esperienze lavorative nelle unità / aziende sanitarie della Brianza, fino a ricoprire nel 2003 l’incarico di Medico Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Occupazionale e Ambientale dell’Azienda Ospedaliera S. Gerardo di Monza.
Tra gli incarichi affidati e tutt’ora presenti vi è quello di Referente per la Regione Lombardia nel Gruppo del coordinamento interregionale “stress lavoro-correlato”.
Latocca racconta di alcuni fatti personali e significativi della propria vita, che hanno rappresentato momenti di difficoltà ma anche di grande crescita umana, esperienze che conseguentemente hanno influenzato l’attività professionale.
Otto anni fa muore la moglie per un tumore e rimane con tre figlie adolescenti da crescere, il lavoro impegnativo da proseguire. Tempestivamente e in modo discreto, alcune amiche della moglie si rendono disponibili per ogni necessità familiare: “Tutto quello di cui hai bisogno, chiedici!!”
Questo fatto colpisce fortemente Raffaele e lo rende certo di un’evidenza: “Non faccio da solo! Dipendo da relazioni amicali e professionali”.
Sigmund Freud diceva che due sono le azioni essenziali per il benessere della persona: amare e lavorare.
E con la parola amore si intende in senso ampio l’appartenere ad un’amicizia.
Tutto ciò rende la persona “speranzosa” rispetto alle questioni della vita.
Ecco: speranza, un’altra parola molto cara a Raffaele.
L’attività svolta nel campo dello stress lavoro-correlato (folk illness – malattìa popolare) inizia raccogliendo e seguendo il lavoro iniziato da colleghi, appassionati al lavoro. Lo scopo è quello di individuare percorsi, tragitti per migliorare situazioni critiche che in modo sempre più frequente si evidenziano nel mondo lavorativo. Nasce l’ambulatorio specialistico nell’Azienda Ospedaliera, prima una piccola realtà, poi sempre più strutturata. Ora si vedono i frutti del lavoro iniziato a piccoli passi e nell’ambulatorio si moltiplicano le richieste e le attività, le professionalità coinvolte.
Latocca dice: “Il mio lavoro fa lavorare altra gente. E’ bello e decisivo per me questo fatto, perché concretamente è il segno di come il lavoro fatto per sé, lo diventa anche per gli altri, fa crescere gli altri. E’ uno spettacolo.”
Un’altra esperienza forte vissuta e tutt’ora in atto è quella dell’adesione a iniziative di associazionismo.
Latocca è stato co-fondatore sul finire degli anni ottanta di una Cooperativa, Michele Agostino Pro, nata per trasmettere competenze, capacità, passione a giovani e persone che si avvicinano alle professioni impegnate nel campo della sicurezza e salute sul lavoro. Da alcuni anni è vicepresidente di Medicina e Persona, un’Associazione che intende valorizzare la medicina a partire dalla persona. C’è infatti il rischio di svolgere l’attività come prestazione codificata e non si ascolta chi viene da te per una visita medica, non ci si prende cura della persona. Da qualche anno è collaboratore della Rivista Quaderni Flash di Lavoro e Prevenzione.
E’ stimolante perché queste esperienze muovono la propria libertà: si tratta di riconoscere di aver bisogno di una relazione con chi fa il proprio lavoro; al fondo di tutto c’è una convenienza, perché uno da solo non ce la fa.
La crescita professionale di un soggetto non è solo tecnica, ma passa attraverso uno sviluppo delle relazioni umane.
All’interno di una storia fatta di rapporti e relazioni, nasce e si sviluppa un’intelligenza, si allarga il cuore e cresce una speranza professionale. La debolezza dei giovani di oggi è di non mettersi in relazione. Questo alimenta il gusto
La responsabilità verso gli altri, così chiara nella dinamica associativa, aiuta a crescere umanamente e professionalmente.

Dall’Incontro con Latocca riproponiamo alcune domande che sono uno stimolo per tutti: Ti piace il lavoro che fai? Si può conoscere il proprio lavoro senza amarlo?

Scarica QUI il testo in formato PDF


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